Malpensa, 29 Ottobre, ore 22:30. Sono di ritorno da Castelló, amabile cittadina sulla costa spagnola, dove ho partecipato a una conferenza su internet e l'insegnamento linguistico. Facevano 27 gradi, l'Universitat Jaume I è stupenda, servizi impeccabili, si mangia pesce fresco, e a un'ora di auto si va a sciare...
A Malpensa fa freddo, un po' nebbioso, ma tant'è pazienza. Arrivo per prendere il mio Malpensa Express e un cartello scritto a mano, solo in italiano, mi dice che a quell'ora non ci sono piú treni, bisogna prendere il bus nella piazza antistante (bus? piazza? 22:30?). Gosh. Biglietteria chiusa, il biglietto non lo puoi fare sul bus (geniale). Provo a prelevare al bancomat. Prelievo non disponibile. Andiamo bene. Provo il secondo bancomat. Prelievo non disponibile. Andiamo male. Possibile ci siano solo due bancomat in tutto l'aeroporto?. Fortunatamente la biglietteria automatica mi accetta la carta di debito, e prendo il mio maledetto biglietto. Nel frattempo ho spiegato come cavarsela a un certo numero di spagnoli che erano scesi con me dall'aereo, e che telefonavano ad amici facendo risatine amare.
Come dargli torto?
Saliamo sul bus. Radiocronaca della partita del Milan. Emittente: Radio Zeta. Andiamo bene! Sono proprio tornato nel Bel Paese... Il Milan vince. "La partita piú storica del Milan di Silvio Berlusconi" urla il cronista. Comincio a provare schifo. Voglio essere spagnolo. Fatemi andare via di qui!
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Arrivati in zona Fiera campeggiano i manifestoni di Windows XP ovunque: "Vivi un mondo di avventura". Mi sembra di essere in Blade Runner. "Colonie extra-mondo... per un mondo di avventura e di nuove possibilità..."
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Sull'orario del bus non c'era scritto l'ora prevista di arrivo. Amen. Aspetteremo di sapere quando saremo arrivati. Un'ora e venti minuti dopo, prendo il metrò. Pieno di milanisti reduci dalla partita. Dopo 10 minuti di attesa, il tabellone annuncia 8,5 minuti di attesa per il prossimo treno. Pazzesco! Fortuna che il Milan aveva vinto, almeno i tifosi non si sono inkazzati...
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