Tuesday, December 19, 2006

Cosa fate nelle pause tra un pomodoro e l'altro?

No, non sono impazzito... Se non capite il titolo, leggetevi almeno questo mio vecchio post per capire di cosa sto parlando. Un aspetto po co trattato della tecnica del pomodoro a mio avviso sono le pause. Cosa succede in quei cinque minuti fatidici? Riuscite a staccare veramente? Io all'inizio ho avuto le mie difficoltà.

Innanzitutto, ho visto che bisogna togliere subito le dita dalla tastiera e mouse come se fossero incandescenti. E fare qualcosa di esterno al computer. All'inizio, infatti, davo un'occhiata alla posta o cliccavo in giro sul web... ma non era efficace. La cosa migliore è alzare il sedere dalla sedia.

Ma che fare se non si sa può alzare il sedere dalla sedia senza dare nell'occhio? Io ho mutuato alcuni esercizi dal Qi Gong della dottoressa Ma come li ho ricavati dall'insegnamento di Dominque Ferraro. Possono essere fatti da chiunque da seduto: non richiedono conoscenza tecnica particolare, non sono particolarmente legati alla cultura cinese (si ritrovano anche in tecniche di training autogeno occidentali), e sono veloci da fare (meno di un minuto!). Sono piú difficili da scrivere che da fare. Non preoccupatevi se non sentite nessun effetto le prime volte. Abbiate fiducia e insistete. Potete farli in qualsiasi ordine e quante volte volete, vi farà solo bene.

Per prima cosa toglietevi gli occhiali, se li indossate.

Primo esercizio: palmi sugli occhi. Appoggiate la base del palmo (vicino al polso) sull'orbita inferiore dell'occhio e coprite delicatamente gli occhi con entrambe le mani. Delicatamente, senza premere gli occhi. Visualizzate uno schermo nero per vuotare la mente. Inspirate. All'espirazione portate giú le mani lungo le guance e riaprite gli occhi. Potreste sentire i muscoli attorno all'occhio rilassati.

Secondo esercizio: pettinare i capelli. Mettete le punte delle dita sulla fronte e pettinatevi i capelli, inspirando. Giunti alla nuca, appoggiate i palmi sul collo ed espirate, stirando leggermente il collo. Rilasciare le mani in avanti. Se sentite un brivido di freddo che scende dalla schiena, congratulazioni! Avete rilassato le cervicali, che si tendono quando si usa il computer per molte ore.

Terzo esercizio: soffiare e tirare i lobi. Prendete i lobi delle orecchie tra la punta del pollice e l'indice e tirate leggermente verso il basso. Soffiate silenziosamente, come doveste far volare una piuma: il soffio è freddo e sottile. Ripetete sei volte. Se percepite un frescore negli occhi, che si sono inumiditi, e una maggiore chiarezza d'ascolto, ottimo, l'esercizio vi ha giovato!

Quarto esercizio: cerchiolini sulle orecchie. Avvicinate il centro del palmo della mano al centro dell'orecchio, dove c'è il condotto uditivo, alla distanza di due dita circa. Tenete le spalle rilassate mentre avvicinate le mani alle orecchie. Ora disegnate dei cerchiolini in aria in avanti con entrambe le mani. Il movimento &egravE; quasi impercettibile. Prestate attenzione all'ascolto. Dovreste sentire un suono caratteristico. Dopo qualche cerchiolino (io ne faccio sei per volta), fate scendere le braccia lentamente, espirando. Potreste avere una sensazione di percezione dell'ambiente piú nitida, sia all'udito che alla vista, e una sensazione di rilassatezza al collo.

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