![](http://www.cursodeesperanto.com.br/bildoj/knabinoj.jpg)
I miei lettori piú affezionati lo sanno: il mio incontro con l'esperanto è avvenuto qualche anno fa su internet, quando la parola web in
Italia era sconosciuta e nei dizionari significava (ragna)tela.
![](http://en.lernu.net/grafikajhoj/aspekto/logo.gif)
Oggi la situazione è cambiata moltissimo: c'è il Kirek, corso gratuito per email, valido in Italia come credito formativo, ottimo per chi usa la posta elettronica quotidianamente; più difficile, ma più remunerativo e probabilmente più divertente, è il corso basato sul romanzo giallo per apprendenti Gerda malaperis, che si può anche seguire anche dopo il Kirek; un corso gratis con molte canzoni, da fare sul proprio pc (windows o linux), utile per chi si connette di rado; c'è il portale Lernu ricchissimo di nateriale didattico e con una buona comunità alle spalle (non so perch´ l'italiano non figura piú tra le sue lingue).
![](http://www.edistudio.it/img/Libri/88-85872-04-2.gif)
Prima di tutto questo, molti italiani avevano imparato l'esperanto sul manuale di Bruno Migliorini, insuperato nel panorama italiano per chiarezza, concisione e completezza. Bruno Migliorini fu linguista e italianista insigne, celebrato quest'anno a Firenze in una giornata di studi a lui dedicata. Per chi non sapesse chi era Migliorini, si legga almeno il ritratto a lui dedicato da Tullio De Mauro, purtroppo solo in formato word.
Il manuale di esperanto lo si può acquistare sul web presso i tipi di Edistudio, ma -- sorprendentemente, e spero legalmente -- si può scaricare liberamente in PDF dal sito della Federazione Esperantista
Italiana, e il vocabolario bilingue a parte.
Adesso dalla rete si può imparare l'esperanto anche senza rete: la chiusura del cerchio. Un'ottima occasione se siete incastrati dai parenti qualche giorno, siete scollegati, e avete sempre desiderato avere un momento tranquillo per imparare i rudimenti della lingua internazionale del dottor Zamenhof.
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