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Annuncio spostamento blog


Ho deciso di muovere la mia pagina web accademica e il mio blog in un posto unico, e ho scelto di fare un blog e il sito con l'hosting gratuito su wordpress. Per favore, aggiornate i vostri feed reader al seguente indirizzo:

feed://feeds.feedburner.com/FedericoGobboBlogo

Se mai cambierò di nuovo, aggiornerò il feed, così voi non vi accorgerete di nulla. Analogamente, mi sono deciso a comprare un dominio che rimarrà anch'esso permanente:

http://federicogobbo.name

Tutto ciò che ho pubblicato sul blog di Blogspot rimarrà intatto perché già riferito nel web, perciò non ha senso toglierlo. Per non perdermi di vista, potete farvi vedere in qualche social network. Quelle a cui partecipo sono tutte listate a questo indirizzo.

Blog Change News


I moved my academic web page and my blog in one place, and they are both hosted (i.e., web page and blog) with the free hosting by wordpress. Please, update your feed readers with the following:

feed://feeds.feedburner.com/FedericoGobboBlogo

If I would ever change again, I will update the feed, so you won't notice. Analogously, I finally decided to buy a domain for me. This will act as a permanent url:

http://federicogobbo.name

Every post I published in the Blogspot blog will remain here as it is already spidered by the web. If you want to be in touch with me, consider to knock me via some social network. Mine are listed here.

Ŝanĝo de blogmotoro


Mi portis mian universitatanan tekstejon kaj mian blogon al ununura ejo, ambaŭ gastigitaj de Vordpreso. Bonvolu aktualigi vian rettralegilon al la sekva treleg-adreso:

feed://feeds.feedburner.com/FedericoGobboBlogo

Se mi volus ŝanĝi denove ejon, mi aktualigos la traleg-adreson, tiel ke, vi eĉ ne notos la ŝanĝon. Simile, mi finfine min decidis aĉeti porĉiaman ttt-adreson por mi:

http://federicogobbo.name

Ĉiu blogaĵo kion mi eldonis per Blogspoto restos tie ĉar jam araneigita ttt-e. Se vi volas resti en kontakto kun mi, frapu al iu socia reto kiun mi partoprenas. La kompletan liston vi trovas tie ĉ.




Tuesday, October 31, 2006

How do you translate to google?

A very interesting post on the official Google blog about the different use of the word google. In Italian we say "googlare", in Esperanto we say "gugli" (it's a verb).

I have to add an other derivative:

googlitis. noun. a common disease among surfers who believe that if I cannot google something it doesn't exist at all. Instead, (1) they don't know how to google properly, or (2) it's not googled but it does exist in the web or (3) it exist elsewhere, e.g. libraries, even if it's not digitalized at all.
Translation: Italian "googlite", Esperanto "guglozo".

Far partire un Open Agile Team di sviluppo


Come sapete uno spin-off della ESSAP è l'iniziativa Open Agile Team. Oggi ci siamo trovati, eravamo in otto (io, Max, Piero, Andrea, Matteo, Davide, Daniele, Jacopo) e dopo un pomodoro informale per montare i quattro portatili e il server SVN abbiamo iniziato a scrivere le storie (chi non capisse un fico di ciò che dico, si veda le notizie sul movimento agile in Italia, cosí capisce se è il caso di scappare o di continuare a leggere).

Iniziare un team di sviluppo in una situazione di laboratorio come la nostra, con competenze molto diverse sul framework di sviluppo, RubyOnRails, non è cosa banale. Mi sono appuntato due osservazioni a memoria futura:

1. Bisogna prevedere del tempo dedicato alle convenzioni del team. Per esempio, abbiamo deciso che i nomi degli oggetti siano in inglese, visto che il framework fa i plurali in automatico. Questo sarebbe meglio deciderlo prima di iniziare a scrivere codice...

2. Mai piú di un pomodoro sul tavolo. Altrimenti può succedere che ognuno pensava che l'altro avesse caricato il pomodoro per tutti e cosí dopo dieci minuti ci si rende conto che nessuno l'ha caricato...

3. Ci vogliono 10-15 minuti per mettere a posto l'aula (siamo un team dalla sede volante). All'inizio, ora che si tirano fuori i portatili, si accendono e si attaccano i cavi passano almeno 10 minuti. Risultato: un pomodoro se ne va e non abbiamo ancora fatto nulla! Comunque, il prossimo pomodoro andrà meglio...

Monday, October 30, 2006

Esperienze nella Tecnica del Pomodoro



La Tecnica del Pomodoro è un modo per organizzare il proprio tempo di lavoro, che ho imparato all'ESSAP direttamente dal suo inventore, Francesco Cirillo, di quest'anno e che ho diffuso quanto ho potuto, con ottimi risultati, a mio modo di vedere, sia per me, che per altri.

Non starò a descriverla, visto che il suo autore ha rilasciato il documento programmatico liberamente scaricabile -- pur senza segnarlo però con un'adeguata licenza (cc).

Mi limito a riportare qualche osservazione sulla mia esperienza, che dall'ESSAP è stata continuativa, che penso possa essere utile anche a qualcun altro.

1. Il tempo del pomodoro (25 min.) non è discutibile; dopo 20 min. di lavoro ininterrotto e concentrato l'attenzione inevitabilmente cala; se si sta scrivendo codice, gli errori stupidi li faccio quasi sempre nei 5 minuti finali;

2. La tecnica funziona egregiamente anche per scrivere articoli scientifici o preparare lezioni, attività che richiedono almeno tanta attenzione quanto lo scrivere codice.

3. Ho visto che è meglio sforzarsi di alzare il sedere dalla sedia e non fare altro sul computer nei 5 minuti di pausa; di mio, faccio gli esercizi di Qi Gong per gli occhi della dott.ssa Ma Xu Zhou, che ho avuto la fortuna di conoscere di persona in un bellissimo stage, grazie a Dominique Ferraro. Potete fare quello che volete, ma per la vostra salute vi consiglio di staccare le mani dalla tastiera e gli occhi dallo schermo. Inizialmente rispondevo alle email durante le pause ma mi sono accorto che non era veramente uno stacco.

Sulla tecnica.

Io ho un file di testo piano che modifico durante il giorno, scritto in Markdown, un linguaggio markup per wiki. Vi dò il mio file del momento:

lun 30 ottobre
===========
## mattina
### treno mi-va
* esercizio su Ruby risolvi! x
### Ravasi
* lezione Elio xxx
### Dicom
* epistemologia x
* dispense su BBoard X
* presentazioni su BBoard x
+ stampare 2 copie della prima parte x
## pomeriggio
### Dicom
* completare articolo xx
* spedire articolo + email urg *
### treno va-mi
* articolo cognitive linguistics *


Ogni riga corrisponde a qualcosa da fare. Le stime sono fatte a destra della descrizione. La legenda dei miei report del pomodoro è la seguente:

* = previsto, ma ancora da fare; siamo in fase di stima;
x = previsto e completato in tempo; "pomodoro normale";
X = previsto e completato prima del tempo; "ottimo pomodoro";
+ = completato ma non previsto; anche se lo concludo prima del tempo, è comunque un extra, perché mi sta sballando la stima; "il prossimo pomodoro andrà meglio";
- = previsto ma mancato; di nuovo, "il prossimo pomodoro andrà meglio".


La mia convenzione mi permette di vedere come vanno le attività piú lunghe e complicate a colpo d'occhio. Per esempio, siccome sbaglio piú le stime del pomeriggio che quelle della mattina, ho spostato il pomodoro classico "email urg[enti]" al pomeriggio (25 minuti!), la mattina faccio un check veloce, 5 minuti esatti prima di iniziare i miei pomodori, e non guardo la posta ulteriormente durante il giorno.

Una cosa che ho imparato dall'articolo ufficiale sulla TdP è la necessità ogni tanto di una pausa piú lunga (sí è quella in cui sto scrivendo questo post). Per me vale la regola del 3: ogni tre pomodori 15 minuti di pausa invece di 5, magari uscendo dal cubicolo dell'ufficio...

Il pomodoro fisico non posso usarlo in ufficio perché siamo in otto nello stesso spazio fisico, cosí uso un pomodoro software di cui ho già parlato in un precedente post.

Pat Metheny's official (web) radio...



...perfect if you work in an open space with 8 people in that sometimes they have to talk, e.g. with students. Fire up your iTunes or whatever and check it out.

Grazie Pat!

Friday, October 27, 2006

Sulla campagna "adotta un pinguino" del Beppe


Sulla campagna adotta un pinguino del Beppe nazionale (che segnalo da anni al mio corso di etica dell'informatica) posso raccontare una storia personale negativa, che ho vissuto da tecnico informatico.

L'utente medio della Pubblica Amministrazione non vuole assolutamente cambiare tecnologia, salvo costretto, perché non vuole imparare niente ma essere "lasciato in pace" (cosí mi disse un dirigente) il piú possibile. L'aggiornamento di Windo$s viene visto come un male necessario, perché "il computer nuovo vuole programmi piú potenti" (lo stesso di prima) ma cambiare tecnologia per motivi etici e non pratici è un molto difficile da far passare.

E a distanza di tempo (era il 2002, Linux era un po' meno evoluto di oggi, per la verità) devo ammettere che c'erano delle ragioni anche valide.

Per il solito utente medio cambiare tecnologia vuol dire conservare le sue competenze di interfaccia acquisendo nuove funzionalità. I vari desktop liberi (KDE, Gnome, XFCE4, etc.) sono tutti piú o meno disorientanti per l'utente medio Micro$osft in un primo momento.

Anche solo il passaggio a OpenOffice significa fare dei corsi di aggiornamento a tutti i dipendenti -- non mi si dica che Excel e Open Spreadsheet funzionano allo stesso modo.

Voglio dire, la Baviera ha sperimentato Suse Linux ed è tornata a Window$, mantenendo il passaggio di OpenOffice, ma con dei costi di aggiornamento del personale inizialmente non calcolati.

Quindi: sí, abbatti i costi di licenza, è decisamente una buona scelta dal punto di vista etico, ma -- al solito -- software libero non implica che sia tutto gratis.

Thursday, October 26, 2006

Mixed feelings about browsers: Firefox or Safari?



The stable ver 2.0 version of Firefox is available, and I started using it. I should confess, as a Mac user, that I have mixed feelings about browsers. I used a lot of Google services, not last Gmail, and I feel unconfortable not seeing who's on line for Gchat through Safari -- indeed, sometimes it helps. To manage this blog, Firefox or Mozilla is far better, sometimes strange things happen in Safari (maybe due to the Konqueror engine, KHTML?)

On the other kind, the personalized Google home in Safari is tabbed, unlike Gecko's family (Firefox, Mozilla, Camino...) and this is far far better (*). Last not least, some novelties in web applications often pass through the Netscape nephews, as Clipmarks.

So what? you may ask. Well, I use both browsers, but I confess I'm not always happy. Of course, nothing to compare with people surfing with Micro$oft IExploder... wow, it has tabbed browsing, now. That's new! Congratulations!

(*) Note written the 27th of October: now that's no more true!

Mappe del potere Usa e Italia a confronto

In Let's visualize 'em Mikele Pasin -- tra le altre cose -- cita la mappa del potere dei Consigli d'Amministrazione Usa. Be', vale la pena di scaricarsi anche la mappa del potere dei consigli d'Amministrazione in Italia, segnalata tempo fa da Beppe Grillo.

Angoscianti.

Esperanto-Tago: parliamo dei nostri problemi linguistici



Finalmente una buona iniziativa, nuova, nell'universo web dell'esperanto! Annunciata su Libera Folio come blogotago, si tratta di una bella iniziativa di politica linguistica in rete lanciata dall'associazione Esperanto Usa, a cui ho subito aderito. Vale la pena di andare a leggersi l'annuncio e partecipare.

Non occorre sapere l'esperanto!

Wednesday, October 25, 2006

Mappe mentali anche di carta...



Per fugare ogni dubbio, io ho sempre dietro nel borsello una moleskine in carta bianca per appunti, idee e... mappe mentali :)

Sono consigliate anche su Notes about Notes.

Monday, October 23, 2006

Simple agile games with no material needed...

Our experience of the ESSAP started with a mind map, as shown below:



..but there are a lot of practices both useful and funny. Take agile games, for example. Thanks to our agile web sites digger Matteo, I discovered a couple or more with no need of material that I definitely suggest to try: Me and My Shadow I already did without knowing, it's perfect to have feedback from customers, and Prune the Product Tree is also fit to mind maps that grow too large -- I mean mind maps or the like about a product or service, especially if they describe a feature set.

I role as the customer in the Open Agile Team initiative by the newborn Varese XPUG sometimes it's hard to prioritize features. 20/20 Visions is far simple but effective.

Last not least, I will suggest to try Remember the Future in the next ESSAP if so.

Thursday, October 19, 2006

P2P Movie: Filter, or there is no original



An interesting experiment of a new work of art model where "there is no original" is the movie Filter, worth a download if you are on a broadband.

Wednesday, October 18, 2006

DeliciousMind = Del.icio.us + Freemind


Thanks to a friend of mine, Mikele Pasin, I discovered this small but very interesting application, certainly appreciated by every FreeMind user. It's called DeliciousMind and it convertes statically an XML file of del.icio.us tags into a mind map. Grazie, Mikele!

Evaluation. If you carefully look at my screenshot you notice that there are some drawbacks in it: (1) it is statical, you can't fetch your del.icio.us tags on the fly and represent it in a mind map; (2) if you have multiple tags for a link, this appear duplicated in your freemind map.

I should think about it more deeply; maybe this will be the subject for a thesis...

Monday, October 09, 2006

Mela sí ma verde


Devo dire che i tipi di Greenpeace ci hanno proprio preso: nei contenuti e nella forma. Ho già aderito. A quando la versione italiana?

Friday, October 06, 2006

Italia al top nei parti cesarei


Ne Il Salvagente n. 38 in edicola ho letto una notizia agghiacciante, che riporto per sommi capi. L'Italia ha il triste primato del maggior numero di parti cesarei dell'intera Unione Europea in percentuale sui parti totali (dati Istat), e questo per una serie di ragioni, molto, molto banali.

Uso eccessivo e ingiustificato di esami diagnostici durante la gravidanza (perché piú di tre ecografie)?

Il timore di denunce per errori o malpratica, sempre se gli ospedali sono poco atrezzati.

La scarsa coscienza femminile: dove ci si prepara al parto durante la gravidanza, le percentuali scendono drasticamente.

Ricorso massiccio all'anestesia epidurale, non esente da rischi, al contrario di come dicono: il rallentamento del travaglio aumenta la possibilità di un parto cesareo.

Il non rimborso delle spese nel caso del parto domiciliare (io e mia moglie ne sappiamo qualcosa...).

E comunque, il parto cesareo aumenta da 2 a 4 volte il rischio di morte della mamma durante il parto, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Vi sembrano ragioni a sufficienza per partorire in modo semplice e naturale, a casa?

A me sí.

Se in ufficio c'è casino mi dò al jazz...


Lavorando in un open space capita che ci sia un po' di casino, senza che sia colpa di nessuno. Se si è collegati al web decentemente come me vi consiglio la radio jazz svizzera, ascoltabile con RealPlayer.

Buon ascolto!

Wednesday, October 04, 2006

Al Quaeda minaccia l'occidente su server Google?

Non sono certo il primo a dirlo, ma non riesco a non mettere giú due note, perché mi sembra veramente pazzesco: Al Quaeda minaccia il mondo su server Google. Sí, le minacce a Benedetto XVI (tra l'altro) sono pubblicate su un blog di Blogspot. Da Marzo 2006. (Molto utile, il Patriot Act, vero? Ma lo scrivo solo tra parentesi). E il mondo dei media tradizionali se n'é accorto solo ora, qualche mese dopo Marzo.

Anch'io, per la verità.

Delle due l'una: o l'intelligence Usa sfrutta la stupidità degli affiliati di Al Quaeda di inserire i propri dati su un server in California, facilmente controllabile da Google -- che pure non si fa intimidire dall'amministrazione Bush, come ha mostrato in diverse occasioni -- oppure... Oppure. Chi è Al Quaeda? Una docu-fiction?

Non so cosa darei per sapere gli indirizzi IP da dove vengono postati i messaggi su quel maledetto blog. Ancora una volta, il mondo dei blog è piú avanti di televisioni, radio e giornali. Impressionante la sezione sull'11 settembre curata da Paolo Attivissimo.