Il Dalai Lama non cessa mai di stupirmi, piacevolemente, s'intende. Fin dal 1988 ha dichiarato che la soluzione politica al problema tibetano è la via non-violenta del Süd Tirol/Alto Adige e l'anno scorso ha parlato dell'etica del Terzo Millennio nell'era della globalizzazione proprio a Bolzano (report ufficiale). Queste riflessioni sono culminate nel libro Ethics for the New Millennium, in italiano Una rivoluzione per la pace, che sicuramente leggerò Chi mi conosce bene sa quanto ho a cuore i monti sudtirolesi, e tutto questo non poteva che toccarmi profondamente...
Ma l'altro giorno ho avuto la sorpresa.
Il primo giugno 2006, alla cerimonia annuale Light of Truth Awards, il premio dato a individui e istituzioni che fanno conoscere i problemi legati al riconoscimento del Tibet, il Dalai Lama ha premiato la casa editrice Hergé. Fin qui nulla di strano, direte voi... La cosa sorprendente (ma forse no, in fondo) è che Sua Santità ha distribuito copie del fumetto Tintin in Tibet esclusivamente nella versione esperanto (come fa fede la foto che riproduco qui e questo articolo dei tintinaires catalani), auspicando che un giorno tutti noi parliamo una lingua comune.
Dankon, kara Dalailamao!
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