In un società, profondamente cinica e indifferente che ha fatto del disprezzo per la vita una sua griffe inconfondibile, un dato oggettivo incontestabile e che proprio per questa peculiarità sarà ricordata nei secoli futuri nei testi scolastici…in questa società, dico, è proibito ai disperati, ai malati senza speranza, ai sofferenti in stadio terminale, a tutti quelli insomma per i quali la vita è diventata una sofferenza indicibile e dove l’unico sollievo che hanno è la speranza di chiudere gli occhi la sera e non riaprirli al mattino, a loro è fatto divieto assoluto e inderogabile di morire conservando ancora un briciolo di dignità. Puoi far sopprimere un cane od un altro animale per risparmiargli dolori inutili, ma un uomo no! Un uomo deve entrare nel circuito perverso delle sale di rianimazione, dei tubi, delle sonde, dei cateteri, dei decubiti, del puzzo di merda e di paura, delle mani impietose che incidono, raschiano, suturano, ispezionano, svuotano, aspirano ...e tutto questo solo per un gioco infame chiamato progresso scientifico…e per le convinzioni? dei Sgreccia, dei Ratzinger, dei Ruini, dei Tonini, dei Buttiglione ecc. e mentre loro filosofeggiano e ti sventolano sotto al naso le loro verità (hanno sempre una verità in tasca…pronta e preconfezionata) ...monolitiche e inossidabili (tanto possono sempre chiedere scusa delle loro cazzate ...tra un centinaio d’anni)...migliaia di disgraziati cercano una impossibile via di fuga.
Citato da Milda reveno
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