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Annuncio spostamento blog


Ho deciso di muovere la mia pagina web accademica e il mio blog in un posto unico, e ho scelto di fare un blog e il sito con l'hosting gratuito su wordpress. Per favore, aggiornate i vostri feed reader al seguente indirizzo:

feed://feeds.feedburner.com/FedericoGobboBlogo

Se mai cambierò di nuovo, aggiornerò il feed, così voi non vi accorgerete di nulla. Analogamente, mi sono deciso a comprare un dominio che rimarrà anch'esso permanente:

http://federicogobbo.name

Tutto ciò che ho pubblicato sul blog di Blogspot rimarrà intatto perché già riferito nel web, perciò non ha senso toglierlo. Per non perdermi di vista, potete farvi vedere in qualche social network. Quelle a cui partecipo sono tutte listate a questo indirizzo.

Blog Change News


I moved my academic web page and my blog in one place, and they are both hosted (i.e., web page and blog) with the free hosting by wordpress. Please, update your feed readers with the following:

feed://feeds.feedburner.com/FedericoGobboBlogo

If I would ever change again, I will update the feed, so you won't notice. Analogously, I finally decided to buy a domain for me. This will act as a permanent url:

http://federicogobbo.name

Every post I published in the Blogspot blog will remain here as it is already spidered by the web. If you want to be in touch with me, consider to knock me via some social network. Mine are listed here.

Ŝanĝo de blogmotoro


Mi portis mian universitatanan tekstejon kaj mian blogon al ununura ejo, ambaŭ gastigitaj de Vordpreso. Bonvolu aktualigi vian rettralegilon al la sekva treleg-adreso:

feed://feeds.feedburner.com/FedericoGobboBlogo

Se mi volus ŝanĝi denove ejon, mi aktualigos la traleg-adreson, tiel ke, vi eĉ ne notos la ŝanĝon. Simile, mi finfine min decidis aĉeti porĉiaman ttt-adreson por mi:

http://federicogobbo.name

Ĉiu blogaĵo kion mi eldonis per Blogspoto restos tie ĉar jam araneigita ttt-e. Se vi volas resti en kontakto kun mi, frapu al iu socia reto kiun mi partoprenas. La kompletan liston vi trovas tie ĉ.




Sunday, January 28, 2007

Perché gli esperantisti dovrebbero ricordare la giornata della memoria



Il giorno dopo la giornata della memoria voglio scrivervi due righe sulla Shoah (non chiamamolo Olocausto! Vi sembra un'offerta a Dio lo sterminio di milioni di persone?) e l'esperanto. È noto che l'esperanto, in quanto lingua inventata da un ebreo, fu perseguitato dai nazisti al pari degli ebrei, dei rom e dei testimoni di Geova. Il nazismo considerava l'esperantismo una sua nemesi ideologica, come scritto nel dettagliato documento interno scritto dal
Reichsicherheitshauptamt nel 1940. In realtà, si poteva sapere che le cose si mettevamo male per l'esperanto già da prima. Scriveva Hitler nel famigerato Mein Kampf (pubblicato nel 1925):

Su questa prima e massima menzogna, che gli ebrei non sono una razza ma una religione, si basano molte altre menzogne come conseguenze necessarie. Tra queste c’è
quella riguardante la lingua degli ebrei. Per l'ebreo questa non è un mezzo per esprimere il pensiero, ma per nasconderlo. Quando parla francese, pensa in ebraico, e mentre proclama versi in tedesco, nella sua vita esprime solamente la natura della sua nazionalità. Finché l’ebreo
non è diventato il dominatore degli altri popoli, deve parlare le loro lingue, che gli piaccia o no, ma appena questi sono diventati suoi schiavi, dovranno imparare una lingua universale (l'esperanto, per esempio!) cosicché con questo strumento aggiuntivo gli ebrei potranno dominarli con maggior facilità!


Quello che la maggior parte del pubblico italiano non sa è cosa successe esattamente quando i nazisti occuparono Varsavia. Dall’intervista alla moglie dell’ing. Ludwig Zamenhof, nipote di Ludwik Lejzer Zamenhof, al giornale yiddish newyorkese Forverts (4.111.1960, traduzione mia
dalla versione in esperanto di N. Z. Maimon):

Il dott. Adam Zamenhof [il primogenito] fu il primo ebreo arrestato dai nazisti quando entrarono in Varsavia nell'ottobre 1939. Tutti i tentativi di liberarlo furono vani,
e nel gennaio 1940 fu giustiziato con un colpo di fucile. Fino al regime hitleriano i tedeschi erano i più diligenti esperantisti del mondo. Tuttavia per i nazisti l’esperanto era il simbolo dell’Internazionale Giudaica e il nome 'Zamenhof' era il primo della lista degli intellettuali ebrei, sui quali la Gestapo stese la sua mano insanguinata. L’ufficiale nazista che venne nella casa del dott. Adam Zamenhof per arrestarlo cominciò a parlare con la sua vittima nella maniera più cortese possibile, in un esperanto fluente, ma alla fine si mostrò dicendo il suo ordine d'arresto in tedesco.


Oltre ad Adam, furono uccisi Ida Zamenhof, la sorella di Ludwik Lejzer e la figlia Sofia. Potete controllare visitando il web Yad Vashem, clicando sulla vostra lingua preferita (inglese, russo o ebraico), poi premete su "Shoah Victims" (presumo scegliate l'inglese) e cercate "Zamenhof".

Per approfondire. Sulla persecuzione della "lingua pericolosa" si veda il dettagliato libro di Ulrich Lins La lingua pericolosa del 1990. Sul rapporto tra il primo esperantismo e l'ebraismo, consiglio vivamente la lettura di questo breve saggio dell'amico Carlo Minnaja Ebraismo ed esperanto nell'Europa dell'Est, liberamente scaricabile.

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