Ieri sono stato alla presentazione del libro scritto dall'amico Rosario Sica e da Emanuele Scotti. Per tutti quelli che si occupano di web 2.0 con le aziende è una lettura irrinunciabile. La cosa divertente è stata la collocazione ideologica, per così dire, dei cinque relatori principali, che si sono posti da un estremo all'altro della scena "politica" della valorizzazione delle idee e del sapere informale nelle aziende: da un lato l'ottimo Luca De Biase che ha detto cose secondo me molto condivisibili, tra le quali condivido le seguenti.
a) Se è vero che non è scritto da nessuna parte che bisogna abbracciare entusiasticamente l'idea di social enterprise 2.0 & dintorni, è anche vero che molte aziende non si capisce che ci stanno a fare, ora che il social networking è sempre più pervasivo. Voi fondereste una nuova azienda che fa enciclopedie ora che c'è wikipedia?
b) L'economia, che nei disastrosi anni 1930 è diventata la scienza triste perché si occupa solo dei mezzi e non dei fini, ora comincia finalmente a occuparsi dei fini, vale a dire l'economia parla di felicità, crescita e blog. In termini molto seri: c'è un premio Nobel su questi temi, Daniel Kahneman.
Il problema è che non è facile rendere trasparenti questi valori nei bilanci. Chi ha obiettato che il paradigma dell'economia del dono non vale, si è rivelato nella sua vera natura: un "gerarchico" (gerarca?) che curiosamente oggi si travestono da community-management-sì-ma-solo-se-la-gestisco-io.
La verità è che tutto ciò fa paura, perché coinvolge tecnologie poco conosciute nella loro essenza (non parlo degli informatici, parlo degli amministratori delegati) e soprattutto si intuisce che l'organizzazione aziendale, tradizionalmente gerarchica, può essere polverizzata nell'applicare queste metodologie. E hanno ragione ad aver paura: è vero!
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Ho deciso di muovere la mia pagina web accademica e il mio blog in un posto unico, e ho scelto di fare un blog e il sito con l'hosting gratuito su wordpress. Per favore, aggiornate i vostri feed reader al seguente indirizzo:
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Se mai cambierò di nuovo, aggiornerò il feed, così voi non vi accorgerete di nulla. Analogamente, mi sono deciso a comprare un dominio che rimarrà anch'esso permanente:
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Tutto ciò che ho pubblicato sul blog di Blogspot rimarrà intatto perché già riferito nel web, perciò non ha senso toglierlo. Per non perdermi di vista, potete farvi vedere in qualche social network. Quelle a cui partecipo sono tutte listate a questo indirizzo.
Blog Change News
I moved my academic web page and my blog in one place, and they are both hosted (i.e., web page and blog) with the free hosting by wordpress. Please, update your feed readers with the following:
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If I would ever change again, I will update the feed, so you won't notice. Analogously, I finally decided to buy a domain for me. This will act as a permanent url:
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Every post I published in the Blogspot blog will remain here as it is already spidered by the web. If you want to be in touch with me, consider to knock me via some social network. Mine are listed here.
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Mi portis mian universitatanan tekstejon kaj mian blogon al ununura ejo, ambaŭ gastigitaj de Vordpreso. Bonvolu aktualigi vian rettralegilon al la sekva treleg-adreso:
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Se mi volus ŝanĝi denove ejon, mi aktualigos la traleg-adreson, tiel ke, vi eĉ ne notos la ŝanĝon. Simile, mi finfine min decidis aĉeti porĉiaman ttt-adreson por mi:
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Ĉiu blogaĵo kion mi eldonis per Blogspoto restos tie ĉar jam araneigita ttt-e. Se vi volas resti en kontakto kun mi, frapu al iu socia reto kiun mi partoprenas. La kompletan liston vi trovas tie ĉ.
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