
Come sapete, ho parlato recentemente di aNobii. Non mi sono preso la briga di comparare i concorrenti in rete, mi sono semplicemente fidato del mio pusher di siti web 2.0 (sto diventando sempre più pigro). Ricevo a seguito di quel post una mail di gio, che lavora part time nella parte italiana di Library Thing, fondata nel 2005 (quella italiana, che si sta ampliando) e che vanta un nutrito catalogo, come mostra il suo Zeitgeist.
Non vanta, a mio parere, un'altrettanta nutrita base di utenti (non sono riuscito a vedere la base di lingua inglese, non so perché non compare nella versione italiana della lista delle lingue: suppongo che sia la versione più popolare).
Perché? Probabilmente perché attua la strategia della doppia licenza: gratis i primi 200 libri, poi paghi. Non so.
Comunque mi sono iscritto, e ho messo uno dei miei libri folli, e l'ha preso subito (consiglio per gio: perché nella pagina di aggiunta libri devo specificare Amazon o altro? Non è una funzione avanzata? Quando aggiungo un libro voglio solo aggiungere un libro. Se ho problemi tipo "libro non trovato" mi dai tutti i parametri; su questo aNobii è meglio; discorso analogo per la funzione di ricerca: così com'è spaventa).
Sulle traduzioni. Consiglio di tradurre il logo dello Sconsigliatore (UnSuggester) nella pagina apposita, così com'è si perde il divertimento. Da menzionare anche la traduzione in latino, e la mancata traduzione in esperanto (ve l'aspettavate questa, eh?). Rimediabile, comunque!
In conclusione: non credo che farò lo switch, non mi piace l'idea che arrivato al mio 201 libro io debba pagare. È vero, LibraryThing non vende libri, né direttamente, né indirettamente (aNobii indirettamente lo fa, invece). Ma a me questo non dà per nulla fastidio...
No comments:
Post a Comment